CERVELLETTO

Il cervelletto fa parte del sistema nervoso centrale dei Vertebrati e nell’uomo si trova nella fossa cranica posteriore del cervello, sopra al tronco cerebrale e sotto ai lobi occipitali e temporali della corteccia cerebrale.

 Costituito da un corpo centrale di forma allungata, chiamato verme, e da due emisferi cerebellari, ha una dimensione pari a un decimo del volume totale del cervello. Può pesare 130-140 grammi e contiene più dell’80 per cento delle cellule nervose, o neuroni, contenute nell’intero cervello.

Tra i vari tipi di cellule nervose che formano il cervelletto si possono menzionare:

  • Cellule del Purkinje;
  • Cellule dei granuli;
  • Cellule del Golgi;
  • Cellule a canestro;
  • Cellule stellate.

Il cervelletto rappresenta un grande centro di integrazione dei segnali nervosi provenienti dagli organi di senso, dai ricettori vestibolari presenti nell’orecchio, dal midollo spinale, dagli organi propriocettori dove vengono analizzati in ogni istante per dare una risposta adeguata.

Funzioni:

Esso esercita il controllo del tono muscolare, del mantenimento della postura eretta, dell’equilibrio e dei movimenti volontari e involontari. Regola l’attività dei motoneuroni, compensa i cambiamenti della posizione del corpo o del carico a cui sono sottoposti i muscoli e consente un fluido movimento delle braccia e delle gambe. È grazie a queste capacità che apprendiamo a praticare uno sport, a suonare uno strumento e a leggere.

Oltre che nell’apprendimento e nel controllo motorio, il cervelletto svolge un importante ruolo nell’ambito delle funzioni cognitive come ad esempio l’attenzione, la memorizzazione e il linguaggio, nonché la paura e il piacere.

Danni al cervelletto possono compromettere la coordinazione dei movimenti degli arti, degli occhi e quindi l’equilibrio, e causare una riduzione delle capacità  linguistiche, di apprendimento, di interazione interpersonale e affettive.

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